Perché questo progetto Danielle?

Come e perché è nato questo progetto?

Ho studiato a lungo il modo in cui le ragazze e le donne sono state e sono tuttora rappresentate nel cinema italiano. Ho iniziato a fare ricerca sui ricordi suscitati negli italiani dall’andare al cinema negli anni Cinquanta, e sono rimasta colpita da quante donne hanno affermato come il cinema fosse stato una parte importante del loro processo di crescita. I miei interessi di ricerca si concentrano anche su cosa pensano le ragazze e le donne italiane di oggi della televisione e del cinema italiani, visto che non ci sono molte informazioni disponibili sui gusti del pubblico femminile. Quando ho incontrato Romana Andò ad una conferenza, abbiamo deciso di indagare insieme e creare questo progetto mettendo a frutto l’esperienza di ricerca della collega sul pubblico giovanile.

Quale speri sia l’impatto di questo progetto?

Quando nacque l’idea di questo progetto speravamo che i registi cinematografici e televisivi in Italia avrebbero preso maggiormente in considerazione il pubblico femminile, e finalmente ciò sta accadendo attraverso serie TV come L’amica geniale e Baby. La mia speranza è quella di poter contribuire e incoraggiare la diversità crescente nelle rappresentazioni nel cinema e nella televisione italiani. Spero anche che i partecipanti al progetto si sentano parte di tale processo come se il cinema e la televisione italiani appartenessero loro.

Con quale film o serie tv sei cresciuta?

Ne ricordo pochissimi, a dire il vero. Ho adorato una serie televisiva che hanno fatto su Heidi e ho seguito le trame delle ragazze, come Charlene (Kylie Minogue) nella soap opera Neighbours. Molti dei programmi che ho visto parlavano per lo più di ragazzi e uomini, come The Dukes of Hazard o The A-Team, che presentavano inseguimenti in auto e azione. Probabilmente ricordo queste serie perché avevo dei fratelli! A volte guardavo anche le serie TV che guardavano i miei genitori, come Dynasty o Dallas, o miniserie, come The Thorn Birds, ma tutte si concentravano sul mondo degli adulti molto distanti dalla mia realtà di ragazza. Il mio “mondo femminile” l’ho trovato invece nei libri, come la serie di Anne of Green Gables, o Little House on the Prairie, o What Katy Did. Ho letto molto! A quei tempi andavo pochissimo al cinema: il primo film che ricordo di aver visto era Sleeping with the Enemy con Julia Roberts ed era un film sulle donne ma non sulle ragazze. Ricordo anche che Pretty Woman ai tempi era molto popolare e lo vidi la prima volta a casa di amici poi quello stesso giorno, quando rientrai a casa, anche i miei genitori lo stavano guardando e l’ho rividi per la seconda volta.

Qual è il tuo film o serie tv preferita sull’adolescenza femminile?

Beh, recentemente ho adorato la serie americana Girls. I personaggi a volte sembravano così egoisti: era un vero sollievo non vedere sempre ragazze realizzate e grintose. Mi piace molto Jane the Virgin, perché è divertente ma non esagerato. I film che mi piacciono molto sono quelli realizzati di recenti da registe, come il britannico Fish Tank o American Honey di Andrea Arnold perché mostrano come le ragazze possano essere vulnerabili e capaci a rialzarsi da sole, e il film italiano Cosmonauta perché mostra come essere una ragazza sia sempre un discorso politico.

Quale film o serie tv che conosci consiglieresti a te stessa da giovane?

Penso che la serie TV che avrei davvero voluto vedere da giovane era Veronica Mars. Penso sia la serie sulle ragazze che preferisco perché parla di una detective donna che affronta ogni situazione. L’avrei trovata davvero stimolante e resto della stessa idea tuttora! Invece, un film recente che penso che il mio io più giovane avrebbe amato è Lady Bird di Greta Gerwig: presenta una visione davvero completa e divertente della crescita.

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