Liliosa Azara

Università Roma Tre
Dipartimento di Scienze dell’Educazione
Università Roma Tre
Insegnamenti: Storia contemporanea – Storia delle donne

liliosa.azara@uniroma3.it

Liliosa Azara, è docente di Storia contemporanea presso l’Università degli studi Roma Tre (Dipartimento di Scienze della Formazione) dove insegna Storia contemporanea e Storia delle donne.

I suoi interessi di ricerca scientifica vertono sulla ricostruzione critica della storia dell’evoluzione delle abitudini sessuali e della prostituzione nell’Italia del XX secolo; la sua ricerca si distingue per essere caratterizzata da un approccio politico-istituzionale, oltre che da un orientamento specificamente ideologico e culturale. Su questi temi ha pubblicato ampiamente su questi temi, inclusi contributi a volumi e riviste di ricerca scientifica. Tra i suoi ultimi lavori: L’uso “politico” del corpo femminile. La legge Merlin tra nostalgia, moralismo ed emancipazione (2017) e I sensi e il pudore. L’Italia e la rivoluzione dei costumi (1958-68) (2018); La prostituzione in Italia: la legge Merlin e la predeterminazione biologica (Women’s History Review, 30, 2021. Numero speciale: Lavoro, povertà e politica).

Svolge attività di studio e ricerca internazionale, soprattutto in relazione alla storia di genere, con un focus sull’emergere, dopo la prima rivoluzione industriale, di una specifica e pericolosa categoria di donna, oscillante tra criminalità e povertà, dedita a quella che era percepita come una sessualità pericolosa. Studia il processo di emarginazione delle prostitute, fortemente voluto dai governi europei nel XIX secolo e il conseguente processo di criminalizzazione. In particolare ha concentrato i suoi studi sulla prostituzione regolata dallo Stato in Italia, ricostruendo l’intera road map normativa, dai primi regolamenti Cavour alla cosiddetta legge Merlin che, nel 1958, ha definitivamente chiuso la realtà delle case chiuse in Italia.
Attualmente sta lavorando all’istituzione del Corpo di Polizia femminile in Italia con un focus sulla rappresentazione del dibattito politico/istituzionale e della reazione pubblica sulla stampa e sui media nell’Italia degli anni Sessanta e Settanta. La ricerca è informata da un approccio comparativo e spazia dal più ampio contesto delle donne in (un numero maggiore di) carriere statali, alla negazione del pieno riconoscimento dei diritti di cittadinanza nell’Italia repubblicana, fino al ruolo della rappresentanza femminile nelle istituzioni statali , insieme a irriducibili pregiudizi che limitano la partecipazione politica.

È autrice di diverse pubblicazioni, tra cui: Lo Stato Lenone. Il dibattito sulle case chiuse in Italia 1860-1958; Educare al sesso senza sentimenti. Il mito delle case chiuse; L’Uso politico del corpo femminile. La legge Merlin tra nostalgia, moralismo ed emancipazione; La prostituzione: una questione morale o una tutela della famiglia borghese? Identità negate tra occultamento e criminalizzazione nelle “case chiuse”. Sensibilità e pregiudizi di genere; Dallo spirito alla lettera. La tutela della madre e del bambino dalle politiche assistenziali nazionali alle convenzioni internazionali. I sensi e il pudore.

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