Cristina Jandelli è professoressa associata presso il Dipartimento di Eccellenza SAGAS (Storia, Archeologia, Geografia, Arte e Spettacolo) dell’Università di Firenze, dove è presidente del corso di laurea triennale DAMS (Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo). Insegna Storia del Cinema e Cinema Italiano. In particolare, studia il contributo che attori, vari stili di recitazione e divismo hanno dato ai film nel periodo del cinema muto, soprattutto nel contesto italiano. Di quest’ultimo, analizza la relazione tra i film, la gender history e le rappresentazioni cinematografiche della girlhood. Ha scritto “I ruoli nel teatro italiano fra Otto e Novecento”, Le Lettere, 2002; CUE Press, 2016), “La scena pensante. Cesare Zavattini fra teatro e cinema”, Bulzoni, 2002, “Le dive italiane del cinema muto”, L’Epos, 2006; CUE Press 2019. Con Marsilio Editori ha pubblicato: “Breve storia del divismo cinematografico”, 2007; “I protagonisti. La recitazione nel film contemporaneo”, 2013; “L’attore in primo piano. Nascita della recitazione cinematografica”, 2016 (Premio Limina 2017).
Fra le pubblicazioni specifiche riguardo al tema della girlhood:
1) Cristina Jandelli, Un corpo in due: Indivisibili di Edoardo De Angelis, in «Arabeschi», a. V, n. 12, 2018. ISSN: 2282-0876
2) Cristina Jandelli, Beatrice Manetti, Una protagonista plurale. Miele da Mauro Covacich a Valeria Golino, in «L’avventura», a. III, n. 1, 2018, pp. 165-186. ISSN: 2421-6496
